Teoria, tanta teoria…troppa teoria!

Oggi ho avuto una conversazione oltremodo interessante con una ragazza di mia conoscenza, è appassionata di magia, ma come molte persone ha letto una montagna di libri sull’argomento ma le manca completamente la pratica; può definirsi una strega? certamente no! Ho letto la Bibbia, i Veda Induisti, il Corano e il Tao Te Ching, ma non per questa ragione mi posso definire una praticante di queste religioni, quello che differenzia un simpatizzante da un praticante…lo dice la parola, la pratica!

Con questo non sto dicendo che io stessa prima di diventare una strega non abbia letto un montarozzo di libri, mi stavo documentando; ma poi sono arrivata ad un certo punto in cui ho compreso che se volevo capire realmente se questa strada faceva o meno per me dovevo fare un tentativo vero! C’è voluto qualche anno, anche per me sì, non sono nata col pentacolo in mano; mi sono armata di coraggio e mi sono lanciata, sono partita dalle basi, ma giorno dopo giorno ho seguito i passi, prima l’altare e le devozioni quotidiane, poi lo spazio sacro e il mio primo cerchio magico…anzi prima di tutto, cerimonia di purificazione! Da li non mi sono più fermata, perché piano piano mi rendevo conto che passare così tanto tempo a focalizzare la mia attenzione e la mia mente solo su cose positive e costruttive per la mia vita mi stava cambiando nel profondo e quello che stava venendo alla luce mi piaceva davvero tanto…quando ero piccola volevo diventare archeologa, sono finita a studiare psicologia e ad occuparmi di aiutare gli altri a portare alla luce i loro talenti…non scaverò nella sabbia del deserto, ma vi assicuro che scavo più che in una tomba egizia! I libri sono fantastici, e io adoro leggere, ma quando si tratta di imparare qualcosa credo che la teoria abbia dei limiti piuttosto seri, nelle questioni pratiche ed anche in quelle spirituali, non si impara a cucinare solo leggendo il cucchiaio d’argento, prima o poi vi toccherà rompere fisicamente le uova per fare una frittata!

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  1. Melissa ha detto:

    Ed eccomi tornata con un altro commento chilometrico su uno dei tanti argomenti che adoro. Devo dire che io leggo da sempre, probabilmente sapevo leggere prima di imparare a fare il coniglietto con le labbra a tre anni. Per questo, quando mi avvicino ad un nuovo argomento che voglio studiare e comprendere meglio, ciò in cui mi butto a capofitto sono sempre immancabilmente i libri! Io non pratico da molto, anche a causa della giovane età e quindi del disguido di dover dire a mia madre “Hey, ti va di comprarmi cinquanta candele di colori diversi e altrettanti vasetti di erbe?”, ma mi sono sempre sentita affine a questo percorso. I pensieri, le riflessioni, le strane coincidenze nella mia vita… Mi piace pensare di essere sempre stata pagana, in realtà. Questo però non toglie che, da quando mi sono impuntata che una vita a metà non mi basta più e voglio praticare, leggo libri a riguardo come se non ci fosse un domani… Tra l’altro, uno davvero davvero stupendo l’ho preso proprio oggi e altri tre sono in ordine alla mia cartolibreria di fiducia!
    Detto questo sono d’accordo con te, come diceva Aristotele “Ciò che dobbiamo imparare lo impariamo facendolo.” Io seguo fedelmente questa filosofia, ogni volta che trovo un particolare interessante o una novità mai studiata in uno dei tanti libri che leggo la aggiungo ai miei rituali o comunque la provo, questo mi aiuta a capire se davvero faccia per me o meno e soprattutto come gestirla. Ovvio, sarà meno di un anno che sono una praticante quindi ho montagne su montagne di cose da imparare, ma questo metodo è uno di quelli che mi aiuta meglio a focalizzare, col passare del tempo, che tipo di “strega” io sia… Finché le cose rimangono teoriche non mi definisco e mai mi definirò capace di farle.

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    1. lastregaurbana ha detto:

      Bentornata e bentrovata, trovo sempre i tuoi argomenti pertinenti e devo in ogni caso darti ragione, ho iniziato a curiosare nella materia già da bambina, provengo da una famiglia che pratica da secoli, nel senso letterale del termine, per cui molti argomenti li ho seguiti e assimilati insieme al latte; ma prima di iniziare un percorso serio mi sono letta una valanga di libri, pratico realmente da una ventina d’anni (sono decisamente più grande di te!), però ti assicuro che anche per chi è agli inizi più di un pochino di sale, acqua, incensi e tea-light allo spirito non serve niente, niente fronzoli, niente paramenti ornati d’oro, niente calici d’argento, solo tu e il tuo autentico desiderio di entrare in contatto con la parte divina che risiede dentro di te! Le candele, le erbe, l’athame e il bolline possono aspettare senza problemi. pratico da anni ma ancora adesso non utilizzo oggetti di sorta, il mio altare è ancora quello del 2005 con le ciotoline di terracotta e la mia bacchetta l’ho trovata in mezzo ad un bosco, non farti scoraggiare da niente e da nessuno, continua a sperimentare usando la saggezza che sicuramente hai e se hai bisogno, io sono a portata di voce. un grande abbraccio

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      1. Melissa ha detto:

        Io una bacchetta nemmeno ce l’ho, per aprire e chiudere il cerchio uso una piuma bellissima che mi è stata poggiata tra le mani dal pappagallo stesso! Ci sono molto attaccata e la tratto benissimo. Allo stesso modo le rune, non saranno meravigliose rune di ametista, ma io ci tengo molto, sono disegnate su gusci di conchiglie della Sardegna dai colori più disparati. Questo per dire che capisco ciò che intendi, gli strumenti che usi e ciò con cui l’altare viene addobbato non devono per forza essere oggetti ricercati ma in primis devono essere cose a cui sei legata e la cui energia riesci a percepire pienamente. Credo che potranno anche passare cento anni e i miei oggetti di base rimarrebbero quelli di oggi, così come è successo a te :’)
        Che meravigliosa fortuna poter essere guidati ed aiutati dalla propria famiglia! Nascere percorrendo queste strade mano nella mano con i tuoi parenti fino a quando non ti lasciano andare per camminare da sola, non sai quanto desidererei avere, che ne so, ereditato un vecchio grimorio della nonna! Ahahahah

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      2. lastregaurbana ha detto:

        Ti assicuro i grimori della mia famiglia sono tutto fuorché belli, mettiamola così, chi si occupava di magia (il mio bisnonno uno dei suoi fratelli) sguazzavano un po’ troppo nel torbido per i miei gusti (il bis, perché suo fratello in realtà sistemava i suoi casini) casini energetici che io e una delle mie cugine stiamo tentando di ripulire da anni; perché hanno lasciato dei problemi, anche gravi, a livello energetico e di conseguenza pratico su tutto il ramo familiare…beata te che non hai di questi problemi (mi sa che sfrutto questo argomento per l’articolo odierno!)per tutto il resto, pienamente d’accordo…le rune con le conchiglie devono essere un vero spettacolo, mia sorella le sue se le è fatte con del legno che ha tagliato e dipinto da sola, talvolta basta davvero poco e poi penso che più tempo hai dedicato a preparare i tuoi oggetti più siano carichi di energia di quelli comperati…a presto!

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